Negli ultimi anni, le dinamiche del commercio internazionale sono state fortemente influenzate dai cambiamenti nelle politiche tariffarie, in particolare quelli avviati durante la presidenza di Donald Trump. Con l’imposizione di dazi da parte del governo statunitense su diversi paesi (ai paesi dell’UE è stata imposta una tariffa del 20%), sono emerse nuove opportunità per altre nazioni di colmare il vuoto lasciato nel mercato globale. La Turchia, con la sua posizione strategicamente vantaggiosa e il suo robusto settore manifatturiero, si è rivelata un potenziale beneficiario di questi cambiamenti di politica (essendo soggetta a una tariffa del 10%).
1. Introduzione alle modifiche tariffarie:
Durante l’amministrazione di Donald Trump, gli Stati Uniti hanno adottato una serie di dazi di base su diverse importazioni, incidendo sulle relazioni commerciali con diversi paesi. Questi dazi miravano a proteggere le industrie nazionali, ma hanno anche portato a significativi aggiustamenti della catena di approvvigionamento globale. Di conseguenza, i paesi in grado di offrire alternative competitive si sono trovati di fronte a nuove opportunità per espandere la propria presenza sul mercato.
2. La Turchia come attore strategico:
La posizione geografica della Turchia, che collega Europa e Asia, unita alla sua consolidata industria manifatturiera, la posiziona come un’alternativa interessante per le aziende colpite dai dazi statunitensi. Settori chiave turchi come l’automotive, il tessile e l’elettronica hanno potuto sfruttare questa opportunità per aumentare le esportazioni.
3. Il vantaggio competitivo:
La Turchia beneficia di una forza lavoro economicamente vantaggiosa e di un’infrastruttura in rapida espansione che soddisfa la crescente domanda di produzione. Inoltre, l’accordo di unione doganale con l’Unione Europea facilita l’accesso ai mercati europei. Questi fattori, uniti a un tasso di cambio favorevole, hanno reso i prodotti turchi più attraenti per gli importatori stranieri in cerca di alternative ai beni soggetti ai dazi statunitensi.
4. Opportunità specifiche per settore:
**Automotive:** La Turchia ospita un’industria automobilistica in rapida crescita, con diversi produttori globali che gestiscono impianti di produzione. Poiché i dazi incidono sull’economicità dei tradizionali centri di produzione automobilistica, la Turchia offre una valida alternativa grazie alla sua forza lavoro qualificata e alla vicinanza ai principali mercati.
– **Tessile e abbigliamento:** Nota per la sua produzione tessile di alta qualità, la Turchia può sfruttare le lacune del mercato dovute ai dazi, in particolare per gli acquirenti europei e asiatici che cercano prezzi competitivi senza rinunciare alla qualità.
– **Elettronica:** Data la transizione globale verso una produzione avanzata, il settore elettronico turco è pronto a offrire soluzioni convenienti, in particolare nell’elettronica di consumo e negli elettrodomestici.
Conclusione:
Il mutevole panorama tariffario avviato durante la presidenza di Trump ha inavvertitamente aperto nuove strade alla Turchia per espandere la sua presenza economica a livello globale. Posizionandosi strategicamente come alternativa affidabile in settori chiave, la Turchia può sfruttare queste opportunità per rafforzare la propria economia e promuovere una crescita a lungo termine. Le aziende alla ricerca di nuovi mercati dovrebbero considerare il potenziale della Turchia nel fornire vantaggi competitivi nell’evoluzione del contesto commerciale globale.