- Lokky s.r.l., start-up round di crowdfunding da 2.6 milioni di euro - 5 Novembre 2022
- IL MARK TO MARKET (M.T.M.) NEI CONTRATTI DI INTEREST RATE SWAP (I.R.S.) - 9 Febbraio 2021
- LA NULLITA’ DELLA CLAUSOLA PARASOCIALE SUL RINNOVO AUTOMATICO E TACITO IN MANCANZA DELL’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI RECESSO PREVENTIVO - 30 Novembre 2020
[:it]Negli ultimi anni si è parlato molto di società start-up e in particolar modo di start-up innovative. Ma cosa di deve sapere per poter avviare con successo un progetto del genere? Molte sono le società che sono rimaste ferme allo start senza riuscire a raggiungere con successo i propri obiettivi. Quello che il più delle volte emerge è che molte di queste iniziative sono deficitarie di una solida struttura legale capace di adattarsi alle diverse esigenze che sorgono dal momento della costituzione del veicolo societario al fase di raccolta di fondi. Si crede infatti che la sola idea possa essere il motore ma non si considerano le variabili future che possono avere un impatto, dal punto di vista legale, sul progetto. Gli aspetti fiscali accanto a quelli legali costituiscono quindi i pilastri per poter creare una start-up di successo e come tali dovranno essere attenzionati prima di qualsiasi altra cosa.
Un primo aspetto che i promotori dell’iniziativa (founders) devono, sin da subito considerare, riguarda l’apporto finanziario necessario a sostenere il progetto dal suo avvio fino al momento in cui lo stesso diventa interessante per gli investitori o comunque fino al momento in cui la macchina riesce ad autoalimentarsi.
In questa fase embrionale è frequente che i founders facciano una prima raccolta, cosiddetta family & friends, tra persone vicine le cui pretese societarie (i.e. governance, liquidation preference etc.) sono ridotte. Tuttavia, è proprio in questa fase che si devono gettare le basi per degli accordi che si possano facilmente modulare all’eventuale successivo ingresso di investitori più strutturati e, in alcuni casi, professionali.
In quest’ottica possiamo distinguere diverse fasi legali per strutturare il processo di lancio della start-up. La prima fase consiste nella redazione di un documento di sintesi del progetto volto a raccogliere le possibili adesioni degli investitori. Solitamente, questo documento di sintesi (term sheet) non ha un carattere vincolante ovvero il suo vincolo può essere subordinato al raggiungimento di alcuni milestone (i.e. aver raccolto un minimo di adesione). Il term sheet tende a riportare quelle che saranno i termini e le condizioni dell’investimento e che saranno successivamente tradotti nell’accordo di investimento e nei documenti ancillari (i.e. patti parasociali, accordi di management etc.).
Una volta raggiunto il numero minimo di raccolta si passerà alla fase dell’esecuzione del contenuto dei term sheet ossia sottoscrizione degli accordi di investimento. Il punto di maggior criticità in questa fase è la stesura delle clausole dell’accordo. Difatti, il più delle volte, non si tiene conto degli eventuali impatti di un futuro e successivo round di investitori sulla struttura attuale della società e sulla prima fase dell’investimento. Pertanto, i founders (o promotori dell’iniziativa) dovranno preoccuparsi di dare una struttura flessibile alla documentazione così da garantire che dei nuovi ingressi non abbiano un impatto rilevante sull’attuale struttura. Sicuramente, una leva negoziale per poter ottenere il placet degli investitori iniziali (family & friends) ad eventuali modifiche degli accordi derivanti dall’ingresso di altri investitori potrebbe essere il c.d. pre-money value attribuito alla società. In questo modo, a fronte di una modifica delle condizioni iniziali dell’investimento i soci in essere si ritroveranno, grazie all’ingresso di nuovi investitori, a beneficiare di una valorizzazione della propria partecipazione superiore a quella con cui sono entrati.
Rinviando a futuri approfondimenti legali gli aspetti tecnici sulle start-up, possiamo facilmente concludere queste considerazioni preliminari nell’evidenziare come prima di dare vita a una iniziativa del genere sia fondamentale avere chiaro sin da subito il fabbisogno finanziario del progetto e sulla base di questo se sia intenzione consentire l’ingresso di soggetti terzi nell’iniziativa. In quest’ultimo caso i rapporti dovranno essere regolati da accordi che possano consentire modifiche non invasive alla struttura iniziale.
[:]